Diecimila passi di salute

  • Roberto
  • 26 maggio
  • Camminare
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Qualche anno fa l’Organizzazione mondiale della sanità lanciò lo slogan dei “10.000 passi al giorno” per stare bene. Tradotto in distanza fanno circa 7-8 km. Sembra molto, ma se si pensa che una persona, in una giornata qualunque, andando al lavoro o da un ufficio all’altro, guardando le vetrine, buttando la spazzatura, passando l’aspirapolvere o “portando fuori” il cane (più spesso è il cane che porta fuori il padrone), compie almeno 4-5.000 passi (quindi circa tre e mezzo-quattro km), l’obiettivo è tutt’altro che impossibile.

Numerose riviste, anche scientifiche, hanno pubblicato nel tempo decine di articoli con i risultati di studi ed analisi, in parte già riassunti in passato (vedi ad es. Bernard Choi et al. su Clin Invest Med vol. 30,n.3, June 2007). Mezz’ora al giorno di buon passo può bruciare 3-400 calorie ed essere inserita in uno stile di vita attivo assieme ad altre attività. Infatti, per coloro che non riuscissero proprio a mettere insieme uno dopo l’altro diecimila passi, ci possono essere un carnet di soluzioni alternative ed integrative, dal nuoto alla box, dal golf allo…shopping. La chiave per incrementare il proprio livello di allenamento è però sempre la stessa: “lascia la sedia”, oppure “lascia il divano”! Rimanere seduti ci priva dei vantaggi, ma anche delle gioie, del camminare. E chi non ha mai provato il mal di schiena a causa della cattiva postura prolungata scagli la prima pietra… Come afferma la guida all’attività fisica del Canada (ma si badi bene che programmi da 10.000 passi al giorno sono ormai diffusi anche in tutta Italia con il sostegno di innumerevoli istituzioni, vedi ad esempio www.10000passi.it), “il camminare è un modo pratico e divertente per cambiare il nostro moderno stile di vita sedentario e per migliorare la salute della nazione”. Provarci, non costa nulla…

Anche per la Fondazione Veronesi, istituzione di grande rilevanza, camminare ha molteplici effetti benefici: ad esempio, aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo” (o LDL, lipoproteine a bassa densità che trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule di tutto l’organismo) e ad alzare quello “buono” (o HDL, lipoproteine ad alta densità, che portano il colesterolo in eccesso dai tessuti corporei verso il fegato che ha il compito di smaltirlo). Camminare aiuta ad abbassare la pressione arteriosa, a controllare il rischio di diabete di tipo2, a tenere il peso nei limiti desiderabili. Una passeggiata di un’ora a 4 km all’ora, ad esempio, fa spendere fra le 100 e le 200 calorie e fa bruciare almeno 6 grammi di grasso; se si accelera, si bruciano più calorie in minor tempo, ma si consumano più carboidrati e meno lipidi (la stessa persona che cammina un’ora a 6 km/h consuma 3 grammi di grasso). Aspetto non meno importante, aiuta a migliorare l’umore, bilanciando gli ormoni dello stress prodotti nell’arco della giornata. «Fare due passi dopo cena, a ritmo sostenuto ma senza sudare, è un’abitudine che ha un’efficacia cardiovascolare e neuropsicologica incredibile» spiega Carlo Cipolla, direttore dell’unità di Cardiologia dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. «Quest’attività  – prosegue Cipolla – crea una condizione di vasodilatazione che dura a lungo, anche tutta la notte, e funge da potente ipertensivo e antistress» (fonte: www.fondazioneveronesi.it).




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