AGOLA, PRA FIORI’ E DODICI APOSTOLI, TOUR DELLE “PERLE” DEL BRENTA

  • Roberto
  • 29 settembre
  • Explore the paradise
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“Difficilmente si trova un posto più bello”. Così scrisse a fine Ottocento della Val d’Algone, nella parte meridionale del Bene Unesco “Dolomiti di Brenta”, un grandissimo esploratore del passato, Douglas William Freshfield nella sua opera “Italian Alps”. E dalla Val d’Algone partiamo per uno dei tour naturalisticamente più belli delle intere Dolomiti, quello che ci porta a visitare le piccole vedrette (ghiacciai) d’Agola, Prà Fiorì, XII Apostoli e Sacco passando per il rifugio Fratelli Garbari della SAT (più noto come XII Apostoli). Si parte dal parcheggio di Malga Movlina (ad un’ora d’auto da Sténico), l’alpeggio a quota 1750 che nel 1155 ospitò un duello all’ultimo sangue per la proprietà dei terreni, il “Giudizio di Dio” tra le genti del Bleggio e della Rendena. Il sentiero punta a nord, attraversa il pascolo, affianca il piccolo edificio denominato “La Pace” e taglia il versante ovest della Pala dei Mughi, per unirsi al segnavia 307 che porta gli escursionisti che preferiscono utilizzare gli impianti del Doss del Sabion. Giunti al “Lac sec”, depressione carsica dove arriva pure il sentiero dalla Val d’Agola, inizia la salita vera e propria. Ripida, su ghiaioni e mughi, fino all’intaglio della famosa “Scala santa”, un breve tratto attrezzato non difficile, da percorrere in fila indiana. Ancora ghiaioni e poi roccette, con passo mai uguale e quasi da prima esplorazione. Finalmente a 2489 metri, su un balcone naturale, il bel rifugio, costruito nel 1907-8 ma ristrutturato completamente una decina di anni fa. Qui lavora la guida alpina Aldo Turri di Pinzolo, che porta avanti con passione un’eredità pesante, quella della famiglia Salvaterra che ha gestito il rifugio per ben 60 anni! Poco più in là, scavata nel 1952 nella roccia, la famosissima chiesetta dedicata ai caduti della montagna, meta di un frequentatissimo pellegrinaggio e di ineguagliabili concerti del coro Sosat ogni ultima domenica di luglio. Ma noi andiamo più in alto, voltiamo a nord e prendiamo il sentiero in direzione Bocca dei Camosci (e rifugio Brentei), finché a 2600 ci stacchiamo dalla traccia per avvicinarci al maggiore dei ghiacciai delle Dolomiti di Brenta, l’Agola. Se la Marmolada ospita un ghiacciaio più vasto, se l’Antelao uno più alto, nessun altro gruppo dolomitico è così ricco di ghiacciai come il Brenta: una decina di piccole unità di circo, poste generalmente ad ovest o nord, negli ultimi decenni in grande difficoltà. In nessun luogo delle Dolomiti vi è un’alternanza così marcata tra rocce dai colori grigio-rosa-arancione ed il vetrato azzurrognolo del ghiaccio vivo. Dall’Agola passiamo al Prà Fiorì, spegnendo il gps… (per i meno esperti è meglio ridiscendere al rifugio e poi risalire verso la Bocchetta dei Due Denti in direzione rifugio Agostini). Poi ancora più a sud, verso il Dodici Apostoli, attraversando l’omonimo passo che dà il nome a cima e rifugio e che è determinato dalle forme di calcare eroso che compaiono proprio sul versante della Val di Sacco. Valle magnifica, nelle sue forme modellate dai ghiacciai (le “buse”), il rock glacier, la vista sull’Adamello-Presanella, i camosci che ti osservano, le ciàole (gracchio alpino) che fischiano…. Si scende rapidamente per i ghiaioni e le balze rocciose fino alla “busa” a 2050 metri, dalla quale si ammira la vedretta di Sacco, ultimo relitto dei ghiacciai del Brenta. La nostra foto è scattata dalla stazione di misura della temperatura invernale, nel fondo di una dolina carsica. Ci rituffiamo in discesa tra i pini mughi e gli allarmi delle marmotte, fino alla baita del Sass del Pastor; a sud si scende a malga Nambi, ma noi tagliamo il versante meridionale della Pala per arrivare tra larici, abeti e fiori rari come la genzianella del Brenta all’incrocio del sentiero mattutino, che ci riporta alla Movlina. Percorso di grande fascino, molto scenografico, di notevolissimo valore naturalistico. Belle le Dolomiti, bello il Brenta: ma se si vuole qualcosa si più, bisogna rileggere Freshfield….

Informazioni generali
Tempi di percorrenza: 6-7 ore
Difficoltà: lievi-medie
Stagioni: dalla tarda primavera all’autunno
Valutazione di B2W:
4 piedi e mezzo

Informazioni: www.dodiciapostoli.it www.sat.tn.it www.visitacomano.it
Allegati: immagini, traccia gpx

Percorso
Foto





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