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Consigliere Regionale Trentino Alto Adige/Südtirol

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venerdì, 29 marzo 2024
News e comunicati stampa


Trento, 13 gennaio 2006

ALTA VELOCITA'/CAPACITA' DEL BRENNERO, I NOSTRI DUBBI
Sono stati espressi a Bolzano in occasione del convegno promosso dai Verdi/Gruene/Verc


Per iniziativa del gruppo consiliare provinciale dei Verdi/Gruene/Verc è stato organizzato a Bolzano un interessante convengo per conoscere similitudini e differenza tra i progetti ferroviari di alta velocità/capacità della Val di Susa e del Brennero. A Bolzano è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi del Trentino, Roberto Bombarda. L’intervento è consultabile sul sito, alla sezione Interventi in pubblico.
tra le altre cose, Bombarda ha affermato che “Siamo tutti favorevoli al trasferimento del traffico da gomma a ferrovia, ci mancherebbe… ma sappiamo anche che un’opera come l’alta capacità Verona-Monaco avrà costi ambientali, oltreché economici, enormi. Sarà il più grande cantiere nella storia della nostra terra e dunque è difficile quantificare i possibili impatti sul delicato territorio delle nostre montagne. Dunque il nostro sì alla ferrovia non è incondizionato. Non tutte le ferrovie sono buone! E prima di costruire nuove opere occorre verificare quanto possono ancora offrire ai territori le opere già esistenti.
“Noi siamo soprattutto convinti che le opere infrastrutturali debbano essere precedute ed accompagnate da una vera politica dei trasporti. Che si ponga in linea con il Libro Bianco dell’Unione Europea e con il Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi. Vogliamo che il corridoio del Brennero sia dichiarato al più presto “corridoio sensibile” e grazie a ciò possa prevedere l’attivazione di tutti quei provvedimenti che tutelino la qualità della vita degli abitanti e quella dell’ambiente dei territori attraversati. Già la direttiva “eurovignette” recentemente approvata dal Parlamento europeo, pur essendo abbastanza deludente in quanto non consente di imputare pienamente sui pedaggi autostradali i costi esterni ed interni generati dal traffico su gomma, apre la possibilità di limitare il traffico ad alcune tipologie di mezzi ed in determinate fasce orarie e di aumentare i pedaggi ai mezzi più inquinanti. Purtroppo non si arriverà ai valori svizzeri, ma è comunque il caso di iniziare al più presto ad alzare i pedaggi autostradali per i veicoli più inquinanti. Inoltre, finché non vi saranno adeguate politiche ed opportune forme di incentivazione/disincentivazione per favorire l’opzione ferroviaria, la costruzione di mega-strutture rischia di trasformarle in cattedrali nel deserto.”