Oggetto: Il raggio verde, n. 12/2009




Trento, 26 ottobre 2009



Care amiche, cari amici

l’autunno è allo stesso tempo una stagione di raccolti e di semine. Per rimanere in linea con questo approccio, desidero aggiornarvi su quanto è accaduto nel corso delle ultime settimane, iniziando proprio da un tema che è affine al “raccolto”, cioè i prodotti locali dell’agricoltura e dell’allevamento. Nei giorni scorsi il Consiglio provinciale ha infatti approvato la nuova legge – proposta da me e dai miei colleghi Dallapiccola (Patt) e Nardelli (PD) – per promuovere e valorizzare i prodotti di prossimità (cosiddetti km 0), l’educazione alimentare, la filiera corta (vedi il testo di legge). Si tratta, io credo, di una legge molto importante ed attesa, dai cittadini, dai produttori, da ristoratori ed albergatori, eccetera. In occasione della sua approvazione, avvenuta all’unanimità, sono stati pure approvati due miei ordini del giorno per premiare l’impegno di quei contadini e di quegli allevatori che “resistono” in montagna, nonostante tutto (leggi odg), e per diffondere nelle scuole trentine gli orti ed i giardini (leggi odg). Nella stessa seduta si è discusso anche della crisi del caseificio di Fiavé e della zootecnia trentina (leggi il mio intervento) ed è stata data risposta alla mia interrogazione sull’inquinamento del fiume Sarca dovuto ad un incidente stradale (leggi il mio intervento).

La settimana precedente, in occasione del Consiglio regionale, è stata invece approvata una mozione proposta da Riccardo Dello Sbarba, Hans Heiss e da me per dire di no al ritorno al nucleare deciso da Berlusconi, per dichiarare “nuclear-free” il nostro territorio e per evitare che in futuro possano essere disgraziatamente realizzate centrali o strutture di supporto (ad esempio depositi per le scorie) in Trentino Alto Adige (leggi la mozione approvata).

Detto del raccolto, passiamo ora alla “semina”… Ho depositato nei giorni scorsi due distinti disegni di legge, il primo in materia di promozione dello sport (leggi proposta di legge e relazione), il secondo in materia di pista ciclabili (leggi proposta di legge e relazione). Si tratta di temi affini, proposti all’attenzione del legislatore a circa vent’anni dal varo delle leggi esistenti, che a mio giudizio appaiono ormai superate. In entrambi i casi si pone l’accento sugli effetti positivi, sulla salute e sull’ambiente, derivanti dall’attività sportiva e dall’utilizzo della bicicletta.

Per restare su questo tema, vista l’approvazione del progetto definitivo della pista ciclabile del Limarò tra Sarche e Ponte Arche (che era stata oggetto dell’impegno mio e di Iva nella scorsa legislatura), ho proposto una nuova mozione indirizzata a superare anche il “nodo” di Ponte Pià, tra Ponte Arche e Tione (leggi proposta di mozione). Un’altra mozione è stata invece presentata per dire basta alle centraline idroelettriche sui nostri fiumi. Serve una moratoria di almeno cinque anni, durante i quali valutare gli effetti dei rilasci avvenuti solo nei mesi scorsi, gli effetti dei cambiamenti climatici e mappare tutto il territorio al fine di individuare se e dove operare altri prelievi, che andrebbero però affidati semmai in via prioritaria alla Provincia od ai comuni, poiché l’acqua è di tutti ed i proventi dell’acqua devono andare a vantaggio di tutti (leggi).

Sullo stesso argomento ho pure presentato un’interrogazione (leggi), mentre con altre interrogazioni ho chiesto della bonifica dell’area dell’autodemolizione Rigotti a Piedicastello di Trento (leggi) e del futuro canile/gattile di Tione (leggi).

Vengo infine ad uno dei temi a me più cari, le Alpi. In previsione del Dreier Landtag di Mezzocorona ho inviato alla stampa una mia riflessione sul Tirolo storico, le Dolomiti ed il destino delle Alpi che spero potrete leggere, se siete ancora sani a salvi dopo tutto quello che vi ho allegato finora (leggi l’intervento), mentre in Consiglio ho depositato una proposta di mozione che illustrerò in occasione della discussione sul prossimo bilancio della Provincia e che riguarda il recepimento della Convenzione delle Alpi e dei suoi protocolli (leggi la proposta di mozione). Visti i colpevoli ritardi dell’Italia, sarebbe a mio avviso opportuno che, per quanto di nostra competenza, il Trentino adottasse finalmente quelle che da dieci anni sono le chiarissime indicazioni della Convenzione per dare finalmente al nostro territorio uno sviluppo ecosostenibile in una dimensione alpina.

Un saluto cordiale!

Roberto



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