Oggetto: Il raggio verde, n. 3/2009



Trento, 28 aprile 2009



Care Amiche, cari Amici

la scorsa settimana il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la mia proposta di mozione n. 1 della legislatura, dal titolo emblematico “Adozione dei beni ambientali da parte delle scuole trentine”, con la quale si impegna la Giunta a “promuovere ulteriormente tra gli istituti scolastici del Trentino, nel rispetto della loro autonomia, percorsi di educazione ed informazione per favorire la conoscenza dei beni ambientali, finalizzata in particolare all’adozione da parte di ciascun istituto, ovvero da parte di ogni singola scuola o di classi singole o aggregate, di un bene ambientale tutelato”. Insomma, vedremo se la Giunta avrà la volontà ed il coraggio di portare avanti questo “impegno”: sta di fatto che occorre, a mio avviso, ripartire quasi da zero, dall’educazione civica ed ambientale dei giovani. Solo così, forse, potremo crescere degli amministratori “sensibili” che non realizzino scempi come quello che sto cercando di evitare – peraltro in ottima compagnia di tutte le associazioni ambientaliste e della SAT - al Colbricon. E’ infatti del 14 aprile la proposta di mozione con cui chiedo di:

1. sospendere l’iter per la realizzazione del collegamento San Martino – Passo Rolle;

2. avviare un supplemento di indagini per verificare l’impatto ambientale e paesaggistico dei nuovi impianti sull’area di tutela integrale dei laghi di Colbricon, valutando più approfonditamente l’ipotesi alternativa del tracciato lungo la strada di collegamento tra la località turistica ed il passo che aveva già raccolto in passato il parere favorevole di molti soggetti, sia a livello locale che provinciale;

3. approfondire le valutazioni di carattere economico al fine di assicurare all’eventuale nuovo impianto la sostenibilità economico-finanziaria anche nel medio e lungo periodo;

4. favorire una maggiore conoscenza e partecipazione dei cittadini locali a scelte di così vasta portata;

5. assicurare anche per il futuro la tutela dell’area dei laghi di Colbricon, uno dei luoghi più importanti delle Alpi sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico e storico-archeologico.

Non è semplice, purtroppo, dialogare in politica sui temi ambientali. Tutti si dichiarano attenti, affascinati dal Barak Obama di turno e poi… ti schiaffano un impianto in mezzo ad una riserva integrale di un parco, un luogo archeologico e paesaggistico di valore mondiale! E guai criticare!!

Dalle mozione ai disegni di legge. E’ stato approvato dalla IV commissione del Consiglio provinciale, con alcune modifiche, il mio disegno di legge n. 1 per l’istituzione del “Consiglio provinciale dei giovani”: nella seconda metà di maggio approderà all’aula consiliare… speriamo bene, poiché si tratta, anche qui dopo tantissime chiacchiere, di una proposta originale e concreta – anche se forse non la migliore – per avvicinare i giovani alle istituzioni ed alla politica. Dai disegni di legge approvati a quelli che riprendono il cammino. Parlo della nostra proposta in materia di tutela degli animali che, dopo lo stop di fine legislatura scorsa, ora riparte con maggiori e più fondate speranze di dare al Trentino una legge di qualità per tutelare finalmente i nostri amici animali. Si tratta anche del mantenimento di una promessa alle amiche ed agli amici animalisti che si accompagna alla riproposizione del disegno di legge in materia di diete vegetariane. Due proposte in sintonia ed in sincronia per riaffermare l’amore e l’impegno per la Natura, proprio nel giorno dedicato alla Terra – il 22 aprile scorso – nonostante l’ampia dimenticanza e la scarsa attenzione da parte del mondo locale della politica e dell’informazione. Potrete ovviamente trovare sul mio sito i testi delle relazioni e degli articolati, anche per diffonderli ad amici e conoscenti.

In queste settimane sto seguendo numerosi casi “spinosi”, che cercherò di tradurre in interrogazioni o proposte di mozione, dal biodigestore di Lasino – giustamente inviso alla popolazione – alla corsa all’utilizzo dell’acqua a scopo idroelettrico, che sta interessando diverse località trentine, quasi si trattasse di una nuova corsa all’oro, con il Trentino trasformato nel nuovo Klondike (ricordate Jack London e Zanna bianca?): dalla mega centrale “speculazione finanziaria” sull’Altissimo, alla derivazione del Rio Bedù di Villa, nella Rendena storicamente “massacrata” dalle derivazioni idroelettriche. Chi può, dìa un segnale, perché Piazza Dante, si sa, non naviga nella cultura ambientalista…

Un abbraccio!

Roberto



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