Oggetto: Il raggio verde, n. 1/2009



Trento, 20 febbraio 2009



care Amiche, cari Amici

rieccomi emergere da mille impegni per riavviare una comunicazione che spero torni ad essere più frequente e vivace…. parafrasando il titolo di un film della Wertmuller - “travolto da un insolito destino…” – ho ripreso le attività politiche che potete naturalmente trovare riassunte negli atti pubblicati sul mio sito e che qui, per scelta di “leggerezza”, questa volta non allego. Preferisco utilizzare questa comunicazione per darvi due appuntamenti e lasciarvi un pensiero. Sabato prossimo si svolgerà a Trento (vedi locandina) un incontro con Moni Ovadia ed Alì Rachid sul tema della guerra in Medio Oriente, ovvero “la questione morale del nostro tempo” come la definì il premio Nobel della Pace Nelson Mandela. L’evento costituisce il primo atto pubblico del neo costituito Comitato trentino per la Pace in medio oriente, un modo per dire “ci siamo anche noi”, per riaffermare che la pace di tutto il mondo, la pace di casa nostra, dipende da ciò che accadrà in quella che noi chiamiamo la “Terra Santa”.

Il giorno dopo, per i residenti a Trento, ci sarà la possibilità/opportunità di votare per le primarie del candidato del centrosinistra autonomista alla carica di sindaco del capoluogo. E’ in corsa l’amico Aldo Pompermaier, una persona solida e seria, sarebbe un sogno immaginare che i trentini potessero contare su di lui per questo prestigioso incarico… ed Aldo saprebbe certamente rendere la città sempre più vivibile e piacevole, per le persone e gli animali…. insomma cari trentini di Trento, recatevi ai seggi e fate qualcosa di utile, votate per Aldo (leggi programma).

Vi lascio con un pensiero, che ho avuto modo di rileggere dopo la recente partecipazione al Forum sociale mondiale di Belem, in Brasile, un evento come sempre straordinario, che sprizza tanta di quella utopia e tante di quelle idee da far scoppiare la testa. Sostando qualche minuto lungo le rive del Rio Parà, uno dei rami dell’estuario del Rio delle Amazzoni, il fiume più lungo (oltre 6 mila chilometri!) e più ricco d’acqua dolce del pianeta (il 20% di tutta l’acqua dolce conferita agli oceani!!) mi sono sentito come Douglas William Freshfield appena giunto sulla vetta della Presanella, nel 1864…: “In tali momenti anche lo spirito più ottuso condivide con tacita emozione i sentimenti che i poeti hanno espresso per l’eternità con le parole. I nostri polsi battono all’unisono col grande polso della vita che respira attorno a noi. Smarriamo noi stessi e diventiamo parte del grande ordine entro la cui presenza visibile ci sembra di essere stati per un breve spazio di tempo trasportati. Dal suo altero piedistallo la mente si sente in armonia con l’anima dell’universo e pensa quasi di poter gettare uno sguardo nel suo intimo moto operoso….” Che sia stata l’aria dell’Amazzonia che spirava sulle rive del Parà a far riemergere questo scritto del giovane Freshfield? A me piace un sacco ed ho pensato di condividerlo con Voi…

Un abbraccio!

Roberto





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