Oggetto: Il raggio verde, n. 1/2008



Trento, 8 febbraio 2008



Care Amiche, cari Amici

politicamente parlando, il 2008 non sembra essere iniziato sotto i migliori auspici. Nonostante l’instabile panorama nazionale e l’approssimarsi di nuove elezioni che mi hanno portato ad inviare alla stampa un appello per un “patto ecologico” sul modello francese (leggi articolo), non ho comunque rallentato il mio impegno nei Consigli provinciale e regionale, con una serie di iniziative di cui intendo darvi conto con questo nostro consueto appuntamento.

Inizio con il tema dei vitalizi, rispetto al quale come sapete sono attivamente impegnato per la loro definitiva abolizione. In vista del prossimo dibattito in Consiglio regionale vi invio una nota redatta per i giornali (leggi articolo) ed un nuovo disegno di legge provinciale per il contenimento delle spese elettorali. E’ qui, ritengo, la “madre” dei costi della politica: per molti eletti la politica è un investimento. Numerose persone spendono decine di migliaia di euro per essere eletti e poi, ovviamente, chiedono di poter rientrare della spesa nei cinque anni successivi. Se riuscissimo a tagliare alla base questo meccanismo perverso forse potremo incidere nella riduzione dei costi complessivi della politica (leggi disegno di legge e relazione).

Un altro disegno di legge da me presentato si occupa di caccia. Senza entrare nel merito del dibattito “sì o no”, in vista del confronto in aula su una parte del tema relativo alla gestione dell’attività venatoria, la mia proposta interviene in maniera minimale ma ritengo necessaria su due punti, cioè sulla necessità di ricondurre sotto l’ala della Provincia tutta l’attività di controllo ed impedire ai funzionari pubblici presenti nel Comitato faunistico di essere contemporaneamente cacciatori (conflitto controllore-controllato). Ci sarebbero molte altre cose da dire e da fare su questo tema, ma il tempo e la situazione politica non consentono al momento di avanzare altre proposte (leggi disegno di legge e relazione).

Nel corso dei lavori d’aula sulla nuova legge urbanistica che si dovrebbero concludere la settimana prossima sono stati approvati due miei ordini del giorno, il primo relativo alla tutela del patrimonio speleologico già catalogato grazie al lavoro secolare della SAT e presentato con il collega Zorzi (leggi), il secondo per ispirare la redazione del Piano provinciale della mobilità secondo i principi del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi (leggi), presentato con il collega Viganò.

Nel mese di gennaio non sono mancate le proposte di mozione e le interrogazioni: vi allego le proposte relative all’adesione alla giornata “M’illumino di meno” (leggi), alla dotazione del diario europeo nelle scuole (leggi) ed all’utilizzo dell’interessante archivio delle traduzioni dell’Unione europea (leggi). Allego inoltre le interrogazioni relative ad una presunta violazione della direttiva Habitat nel SIC di Monteghello (leggi) a Rovereto e quella per conoscere il potenziale inquinamento elettromagnetico derivante dalla diffusione della cosiddetta “banda larga” in Trentino (leggi).

Mi avvio a concludere questa mia comunicazione allegando l’ennesimo documento sul collegamento Pinzolo-Campiglio (leggi): si tratta delle osservazioni che ho presentato alla Valutazione di impatto ambientale, con la speranza che l’intelligenza e la lungimiranza delle persone incaricate di valutare il progetto possano prevalere sull’ingordigia di coloro che, spacciando un potenziamento sci-impiantistico per opera di utilità pubblica vogliono distruggere Plaza e Fogaiard, alcuni degli angoli più belli e preziosi del Trentino e delle intere Dolomiti.

Lascio per ultimo un argomento che è invece di primissimo piano, vale a dire la libertà di espressione religiosa oggi messa in discussione in Trentino da una fazione di volgari razzisti: mentre plaudo all’iniziativa promossa a Gardolo da un gruppo di giovani locali, rilancio alla stampa ed agli amici il contenuto di una mia proposta di mozione, totalmente trascurata dai media trentini, riguardante quella che la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e la Costituzione della Repubblica considerano una delle libertà fondamentali (leggi articolo).

Un caro saluto a tutte/i

Roberto



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© Roberto Bombarda
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Trentino Alto Adige/Südtirol
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