Oggetto: Ultimo raggio verde




Trento, 10 ottobre 2013





Cari Amici,

ad una giusta distanza dalle elezioni del 27 ottobre è arrivato il momento per salutarci.


Certo, non è mia intenzione emigrare, ne’ venir meno ad impegni sociali e comunitari. Ma con la riunione a cui ho preso parte martedì
scorso a Bruxelles e con l’ultima commissione che si incontrerà mercoledì prossimo a Trento siamo giunti alla conclusione dell’attività
istituzionale.



Dieci anni sono passati alla velocità del fulmine. Per tutti, penso. In mezzo ci sono stati 875 atti politici da me firmati
in Provincia, che con quelli in Regione sfiorano quota mille. Tra questi, 86 proposte di legge (di cui 22 approvate), 216 mozioni (33 quelle approvate),
110 ordini del giorno (98 approvati), con più di 350 interrogazioni che hanno fatto un po’ di movimento. Il sito internet, che rimarrà
attivo ancora per qualche settimana, è stato visto da oltre 30 mila visitatori che hanno letto più di 400 mila pagine. “Fu vera gloria?”,
si chiese Manzoni… la risposta, ovvero l’ardua sentenza, anche in questo caso la lasciamo “ai posteri”.



Gli argomenti
delle nostre proposte approvate non ve li elenco, sarebbe tedioso e probabilmente inutile. Chi ha seguito il Raggio Verde sa di quante cose ci siamo occupati.
Tutti voi sapete come la stella polare del nostro lavoro sia sempre stata il “bene comune”. Mai, in nessuna occasione, l’interesse privato.
L’uso del plurale non deriva da una mania di grandezza, ma dal riconoscimento che non sono mai stato solo.



Il programma che abbiamo portato
avanti, con la fatica che non voglio nascondere, è stato quello presentato agli elettori prima nel 2003 e poi nel 2008 e per il quale sono ancora
oggi grato ai compagni di viaggio presenti nelle due liste ed ai miei colleghi di Trento e Bolzano/Bozen: Iva, Cristina, Sepp, Hans e Riccardo. Una gratitudine
che esprimo in primis ai Verdi del Trentino che mi hanno offerto l’opportunità di “giocare le mie carte” da indipendente e di
poter diventare un rappresentante delle nostre istituzioni, a Trento, a Bolzano, a Bruxelles. Quindi ai tanti elettori che mi hanno espresso la loro fiducia
all’atto del voto e, spesso, anche durante i dieci anni di lavoro. Un lavoro pieno di privilegi, non nascondo nemmeno quelli. Ma anche di delusioni
e sofferenze.



Alle tante persone che incontro in questi giorni e che mi chiedono stupite il perché non mi sia ricandidato, rispondo
quello che ho sempre detto: “Il ricambio fa bene alla politica ed a chi fa la politica”. E’ un peccato che la mia scelta sia vista quasi
come un’incomprensibile eccezione e non come la regola che dovrebbe valere in ogni istituzione. E che pochi abbiano visto in questo gesto un piccolo
esempio di “buona politica”…



Grazie ad Anna Ceola e Giorgio Pedrotti: sono stati la mente, il cuore, le braccia del nostro
ufficio; senza di loro non so come avrei potuto lavorare ai ritmi e con i contenuti con i quali abbiamo operato. Agli amici che mi hanno sopportato e che
hanno accettato anche assenze e giustificazioni. E soprattutto, grazie alla mia famiglia: in particolare a mia moglie Anita, che in questi dieci anni ha
dovuto portare grossi pesi ed ai miei figli William e Gaia per la loro benevolenza.



Parafrasando il persiano Bistami posso dire che quando
sono entrato in Consiglio ho pregato Dio così: “Signore, dammi la forza di cambiare il mondo”. Poi ho capito che mi serviva invece la
grazia di cambiare me stesso. E Bistami ammonisce: “Oh, se avessi pregato così fin dall’inizio!”



Mi dispiace pensare
che qualcuno possa essere stato deluso da me, dai miei comportamenti, da quello che ho fatto o non ho fatto. Non sempre si è all’altezza delle
aspettative, proprie ed altrui. Se qualcuno si fosse sentito ferito, abbia oggi le mie scuse più profonde, quand’anche tardive.

/>Nel Vangelo di domenica scorsa, Luca (17,5-10) avverte in conclusione: “Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è
stato ordinato dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Ecco, almeno chiudo questa esperienza convinto di questo. Ce
l’ho messa tutta, ho fatto quello che dovevo fare. Anche se mi ha portato grossi problemi. Anche a costo di perdere amici e rapporti consolidati.




Nei giorni scorsi è stato trasmesso a Parigi, da parte della Provincia, il dossier di candidatura per la nuova Biosfera UNESCO “Alpi
di Ledro e Judicaria”: se potessi considerare il mio lavoro come una torta, allora questa sarebbe la ciliegina 



Auguro a tutti
voi ed ai vostri cari un futuro felice. Ed auguro al nostro Trentino di rimanere, magari con qualche cura ed attenzione in più da parte di tutti,
il posto più bello del mondo dove vivere. Vi dono, a conferma di queste parole, una foto che ho scattato nei giorni scorsi nelle Dolomiti di Brenta,
dove Madre Natura ha voluto regalarmi l’ennesima grande emozione.



Un abbraccio riconoscente!



Roberto





PS:
Chi non avesse ricevuto o fosse interessato ad avere copia del recente lavoro che abbiamo pubblicato sul Parco fluviale della Sarca, potrà passare
a ritirarla in ufficio o potrà chiedere ad Anna (ceolaa@consiglio.provincia.tn.it o 0461/227380).







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