Oggetto: Il raggio verde, n. 8/2012




Trento, 31 agosto 2012



Cari Amici,

spero prima di tutto che abbiate trascorso un bel mese di agosto!

Vi aggiorno sulla situazione delle proposte legislative, visto che sta per prendere il via l’iter del disegno di legge di iniziativa popolare in materia di “democrazia diretta” (in sintesi). Come sapete, si tratta di una proposta di grande valore, supportata da oltre 4 mila firme, che intende introdurre nel nostro ordinamento nuovi strumenti di partecipazione dei cittadini. Forme di democrazia “diretta” al fianco (e non “contro”, come pensa qualcuno) delle forme di democrazia partecipativa, il tutto per concorrere alla costruzione di una politica più sana, più vicina ai cittadini, per una società ed un mondo migliori. Per supportare dall’interno delle istituzioni questo nuovo disegno di legge ho presentato anch’io, sottoforma di iniziativa consiliare, un testo analogo, che potete consultare on-line (leggi l’articolato, leggi la relazione).Un altro disegno di legge che considero per certi versi innovativo propone il tetto dell’età media dei 40 anni per le liste in corsa alle prossime elezioni provinciali. Con l’introduzione di un tetto all’età media si può sicuramente concorrere ad un ringiovanimento complessivo della rappresentanza politica, ad un rinnovamento delle cariche, all’elezione di un numero maggiore di giovani. Rispetto alle cosiddette “quote bianche”, la nostra proposta appare decisamente più solida per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi (leggi la relazione, leggi l’articolato). Ed a proposito del numero 40: questo è il 40° disegno di legge a mia prima firma nella XIV legislatura. Ho raggiunto il mio record, siglato nella XIII e che consideravo impossibile da replicare. Ma come sanno gli sportivi, non esistono record eterni...

Nell’ultimo mese mi sono occupato anche dei nostri amici orsi, in particolare con due interrogazioni che riguardano il tipo di anestetici che vengono utilizzati per poterli catturare, ma che in realtà ne hanno uccisi almeno un paio, e la verità sui danni dell’orso rispetto ad altri animali selvatici, che ne combinano molti di più ma che essendo “cacciabili” vanno però bene a tanti benpensanti… (leggi interrogazione anestetici, leggi interrogazione costi orso).

Con altre due interrogazioni mi sono quindi interessato del problema del rispetto di un sito ambientale di grande valore come il SIC Monteghello sopra Rovereto (leggi interrogazione) e della situazione del Lago d’Idro, ritornata drammatica dopo alcuni anni di tregua, anche a causa dell’estate eccessivamente calda (leggi interrogazione).

Allego infine alla presente comunicazione l’intervista rilasciata al quotidiano “Trentino” all’inizio del mese, dalla quale emerge la mia decisione di non ripresentarmi alle elezioni provinciali del prossimo anno (leggi intervista). Mi sembra che la brava giornalista Chiara Bert abbia saputo evidenziare le motivazioni di questa mia scelta, peraltro nota ai miei amici e ad una parte consistente dei miei elettori già prima delle elezioni del 2008. Credo nel limite dei mandati, credo nella necessità di un rinnovamento della classe politica, credo che troppa politica e troppo potere facciano male alla politica ed alle stesse persone che la esercitano. Mi conforta molto ricevere continui attestati di stima, accompagnati da una costante richiesta a “rivedere le decisioni”. Mi sconcerta però pensare che quello che dovrebbe essere assolutamente normale – cioè una persona trascorre un certo numero di anni nelle istituzioni e poi “rientra”, tranquillamente, nella società civile – sia visto invece come qualcosa di straordinario, per certi versi incomprensibile. Del resto, di fronte ad una politica malata come quella nazionale, nella quale ci sono persone incollate sulla loro costosa sedia per decenni, capisco che la mia scelta possa apparire discutibile ed incomprensibile. Anche in Trentino, di fronte a persone che si considerano la reincarnazione di Alcide De Gasperi ovvero insostituibili e determinanti, l’unica risposta sta nei cittadini: che devono imparare ad assumersi maggiori responsabilità ed a “limitare” i mandati. Per me non si tratta della fine dell’impegno in politica o nella società. Tutt’altro, ma della conclusione di un mandato decennale, peraltro non ancora concluso, ricco di soddisfazioni ma anche di difficoltà e di problemi. In futuro, come si è soliti dire, “chi vivrà, vedrà”.

Ciao!! Roberto



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