Oggetto: Il raggio verde, n. 4/2011






Trento, 8 aprile 2011



Care Amiche, cari Amici

si è forse aperta la prima crepa nel camino dell’ipotizzato inceneritore di Trento. Con la nostra mozione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale dopo che avevamo trovato un accordo sul testo con il vicepresidente Pacher (leggi il voto), per la prima volta nell’arco degli ultimi dieci anni è apparsa la possibilità di chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio provinciale senza ricorrere al famigerato inceneritore. Anni ed anni di proteste e proposte delle associazioni, dei comitati, di alcuni Comuni – tante persone che anche qui voglio ringraziare per il lavoro, le intelligenti proposte, la costanza e la serietà - hanno forse finalmente creato le condizioni affinché siano scelte soluzioni meno impattanti sul piano ambientale e sanitario e probabilmente anche meno onerose per le casse della Provincia e per le tasche dei cittadini. Non si contano più ormai anche i miei interventi sulla materia, ma forse questa volta, giunti in prossimità dell’ultima spiaggia, abbiamo dato il nostro piccolo contributo per cambiare la storia della gestione dei rifiuti in Trentino. Come ho affermato in aula, il superamento dell’inceneritore sarebbe una vittoria di tutti: di coloro che hanno sempre creduto in un modello diverso di gestione dei rifiuti, ma in definitiva anche della Giunta provinciale che avrebbe capito – meglio tardi che mai – che vi sono soluzioni alternative. Su questo importante passaggio ho scritto un commento che ho inviato agli organi di informazione (leggi il commento sul voto del Consiglio provinciale).



Il voto sull’inceneritore di Trento è giunto in un momento particolare, a due mesi dal voto sui referendum in tema di acqua pubblica ed energia nucleare. Allego pertanto una mia riflessione che ho inviato alla stampa per ringraziare i comitati ma anche per ricordare ai tanti promotori che questi temi possono essere utilmente sviluppati, proprio in questo frangente storico, con una visione più ampia ed organica (leggi articolo sull’acque ed il nucleare). In particolare, voglio ricordare che l’acqua non è solo quella di rubinetto, ma anche quella dei fiumi, quella delle centrali idroelettriche, quella impiegata nei campi e negli allevamenti. Occorre avere dunque una visione a 360 gradi del tema, dai ghiacciai ai laghi.



Sul tema nucleare ci siamo impegnati pure a livello di euroregione alpina, tanto che è stato votata dal Dreier Landtag di Merano (i tre consigli provinciali di Trento, Bolzano ed Innsbruck riuniti la scorsa serttimana) una importante mozione promossa dai Verdi di Tirolo, Alto Adige/Suedtirol e Trentino per dichiarare il nostro territorio nel cuore delle Alpi libero ed indisponibile per le centrali nucleari e progressivamente autosufficiente sul piano energetico (leggi mozione Dreier Landtag).



In tema di acqua, invece, allego con soddisfazione la nuova legge sullo sviluppo del settore termale in Trentino, legge di cui sono stato uno dei promotori (leggi la LP n. 6/2011). Sono certo che il termalismo possa essere un settore trainante per lo sviluppo ecosostenibile del Trentino, poiché è tra le altre cose un settore basato su una risorsa pubblica da usare con parsimonia per il bene della collettività.



Per quanto riguarda le più recenti interrogazioni, allego quella relativa al Parco agricolo del Garda Trentino (leggi interrogazione e risposta), quella sull’ipotizzato collegamento Molveno-Andalo (leggi interrogazione e risposta) e quella relativa ad una (a mio avviso inutile) strada forestale in alta quota in Valsugana (leggi).



Vi informo infine sullo stato dei lavori di alcuni importanti disegni di legge. Quello in tema di tutela degli animali è stato finalmente programmato per la tornata di luglio. Poiché vi sono altri tre disegni di legge in materia proposti da altri consiglieri sarà necessario, per regolamento, proporre un nuovo testo unificato. Farò tutto il possibile per mantenere integro il testo originario, redatto in collaborazione con le associazioni animaliste. A luglio è prevista pure la calendarizzazione del disegno di legge per regolamentare le discipline bionaturali per il benessere. Dopo medicine complementari e termalismo un altro tassello per un modo diverso e, per me, migliore di intendere la salute ed il benessere delle persone, in armonia con l’universo che ci circonda.



Un saluto cordiale a tutte/i!



Roberto



PS: alle persone che sono attente alle sorti dell’ambiente e dell’ambientalismo ricordo l’appuntamento con la convention per la Costituente ecologista del Trentino, in programma a Trento domani, sabato 9 aprile 2011, dalle ore 14.30 presso il Centro servizi culturali Santa Chiara – Sala 3 in via Santa Croce



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© Roberto Bombarda
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